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Mascherine FFP2: come riconoscere quelle certificate?

Gruppo Remark
Pubblicato da Gruppo Remark il 31/01/22 12.33
Categorie: Medicina del lavoro, sicurezza e salute sul lavoro, mascherine

In seguito alla pandemia, in particolare alla diffusione della variante Omicron, le mascherine FFP2, o superiori, hanno ottenuto una grandissima notorietà anche fra chi non le aveva mai indossate in ambito lavorativo. La forte necessità per questi dispositivi di protezione ha fatto sì che fossero immesse sul mercato delle mascherine non certificate. Scopriamo insieme quali sono i requisiti minimi per produrre e commercializzare mascherine FFP2. 

 

Mascherine FFP2 e CE

Le mascherine FFP2 sono dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) di III categoria, definiti anche "salva vita" e in quanto tali devono essere in grado di salvaguardare da rischi specifici gli individui che le utilizzano. 

A differenza delle mascherine chirurgiche, le FFP2 possono filtrare almeno il 94% delle particelle esterne ed è proprio questa loro caratteristica che le rende più sicure e affidabili. Non si limitano ad arginare la contagiosità di chi le indossa, ma difendono anche l'indossatore da eventuali agenti patogeni esterni. Le FFP2, o superiori, infatti sono certificate per il rischio biologico. 

Quali sono i passi principali per apporre la marcatura CE? Innanzitutto è necessario svolgere tutti i test/prove indicate dalla normativa europea EN 149:2001 + A1:2009 che definisce i requisiti minimi per poter produrre e commercializzare il dispositivo di protezione. Quindi si dovrà ottenere il Certificato di Esame UE al Tipo, cioè un documento emesso da un Organismo Notificato riconosciuto dalla Commissione Europea. Infine redigere l'istruzione per l'uso e la manutenzione ed emettere la dichiarazione di conformità.

Come riconoscere una mascherina certificata?

Come verificare che la tua mascherina sia certificata? Vediamo quali sono le caratteristiche che devono necessariamente essere presenti sul dispositivo di protezione per poterlo considerare certificato: 

  • nome del produttore o del distributore 
  • maschio CE
  • numero identificativo dell'Organismo Notificato (quattro cifre) 
  • modello della mascherina
  • noma di riferimento (EN 149:2001 + A1:2009) 
  • classe di filtrazione (FFP2)
  • indicazioni di utilizzo (NR = non riutilizzabile, R = riutilizzabile) 

    Prima dell'acquisto verificare che la mascherina presenti la dichiarazione di conformità e le istruzioni per l'uso.  E' possibile inoltre verificare che l'Organismo Notificato esita davvero e che abbia i requisiti per il regolamento Europeo “2016/425 Personal protective equipment” : per farlo basta visitare il database NANDO sul sito della Commissione Europea.

Per ulteriori informazione consigliamo di visitare il sito di Accredia, che ha predisposto una pagina dedicata alla certificazione delle mascherine.